Nevica! allora si va in mtb …

28 Dicembre 2020

Nevica fitto fitto

L’inverno mi è sempre piaciuto: si scia! Anche quando praticavo alpinismo di buon livello ho sempre preferito la montagna invernale: camminare nella neve, sciare, salire pareti nord … insomma, il freddo non mi ha mai fatto paura. Oggi, quando mi sono svegliato ho visto con piacere che nevicava come non succedeva da tempo e Monza era già coperta da una ventina di centimetri di coltre bianca. In realtà era una vera e propria bufera di neve con un vento teso che faceva scendere i fiocchi in orizzontale. Così, con una bella tazza di caffè caldo in mano, mi son messo a lavorare al pc. Lo sguardo però continuava ad andare alla finestra per vedere questo spettacolo, questione d’istinto.

A un certo punto ho notato che si è calmato il vento, anche se la neve continuava a scendere fitta e a larghe falde. E’ stato un attimo, mi son scrollato la pigrizia di dosso e ho preso la decisione: ho finito veloce di bere il caffè, mi son cambiato, ho inforcato la Genius che non vedeva l’ora di partecipare a quest’altra avventura e via a pedalare. Questione d’istinto!

Ormai a terra c’erano ben più di 20 cm di neve visto che le ruote affondavano fin quasi al mozzo: per fare la foto di rito infatti è bastato poggiare le ruote nella neve fresca e la bici è rimasta in piedi da sola!

 

… non capita spesso di pedalare a Monza nella neve, tanta neve  …
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La “sciabolata artica”

Evitando gli ingorghi delle auto bloccate a causa dell’assoluta mancanza di spazzaneve e spargisale per le vie cittadine (da 10 giorni i meteorologi mettevano in guardia per l’arrivo della “sciabolata artica”) ci siamo diretti verso il Parco. Da subito, appena partiti da casa, ho capito che sarebbe stato divertente ma anche molto, molto, molto faticoso. Infatti di pedalare dove la neve era già pestata non se ne parlava proprio: pressata, gelata e quindi estremamente scivolosa. La Genius non riusciva ad andare dritta continuando a scivolare lateralmente. Così ho dovuto iniziare a “batter pista” entrando nella neve fresca: faticoso, però le ruote hanno decisamente più presa e la Genius tiene la direzione senza troppi problemi. Arriviamo davanti alla Villa Reale: è uno spettacolo!

 

la neve rende il panorama molto più suggestivo
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Selfie, fondisti e ciaspolatori 

Decido di andare proprio sotto alla facciata, dove c’è la fontana, e mentre cerco il modo di farmi un selfie con la Genius e la Villa qualcuno mi chiama: è la mia amica Patty che come ogni giorno si fa la sua passeggiata. Oggi però ha tirato fuori scarponi e giacca a vento per camminare comoda e asciutta nella neve, ci salutiamo e già che ci siamo chiedo a lei di farmi la foto: verrà sicuramente meglio di un selfie. Due parole e poi ripartiamo, anche se ciascuno va per la sua strada: lei verso i Giardini della Villa e io verso il parco. Sembra sabato pomeriggio: c’è parecchia gente che passeggia, corre, fotografa, osserva gli scoiattoli. Poi ci sono le famigliole coi bimbi che giocano nei prati coperti di neve e fanno pupazzi ovunque. Incontro un fondista che sfrutta l’occasione per una bella sciata, mentre a bordo strada passa un consumato uomo dell’alpe con zainone e barba grigia d’ordinanza, che con passo lento ma deciso procede con le ciaspole ai piedi (!): spero stia collaudando un regalo natalizio …

In bici però nessun altro, solo quando sono sulla via del rientro incontro un altro paio di bikers solitari che mi guardano stupiti.

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Suggestioni in bianco & nero

Il parco è sempre bello, con la neve però ha un fascino tutto particolare: gli alberi spogli, la foschia,  i colori si annullano prendendo mille sfumature di grigio. Insomma ogni scorcio si trasforma in un bellissimo quadro in bianco e nero.

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Poca strada, tanta fatica

Oggi ho fatto poca strada, proprio pochi chilometri, ma la stanchezza inizia a farsi sentire mentre il sudore sotto la giacca impermeabile si sta trasformando in un’umida e fredda sensazione: meglio rientrare. Prendo le vie meno trafficate che portano verso il centro città per vedere se son passati a pulire la neve dalle strade, ma la situazione è quella di qualche ora prima: no problem, io con la bici vado che è uno spettacolo tra le auto incolonnate. Ha smesso di nevicare, fa sempre freddo ma ormai sono a casa e mi aspetta una bella doccia calda. Come si dice? Pedalare nella neve: fatto!

Mario Cossa

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