Alta rezia mtb
Valtellina da est a ovest
Era da un paio d’anni che non pedalavo da quelle parti, così quando Fabio mi ha chiesto di raggiungerlo a Bormio non ci ho pensato due volte. È agosto e il meteo è quel che di meglio si può desiderare per un giro in mtb in quota, oggi ho un impegno a Campodolcino ma metterò la bici in macchina, farò tutto quel che devo fare poi per cena raggiungerò Fabio a casa sua in quel di Premadio, appena fuori Bormio. Così, dopo esser partito da Monza e aver passato la giornata in quel di Madesimo, nel tardo pomeriggio mi trovo a percorrere Valchiavenna e Valtellina da ovest a est in tutta la sua lunghezza: miii … non me la ricordavo così lunga! Vabbè, un po’ in ritardo ma arrivo: tanto il pizzocchero non scuoce, anzi! Si mangia e si beve, non è proprio la dieta dell’atleta ma tant’è. Usciamo per una boccata d’aria fresca prima di andare a dormire, così intanto prepariamo anche le bici per domattina: le scarichiamo della macchina, rimontiamo le ruote, un’occhiata alla pressione delle gomme, un’oliata alla catena e poi finalmente a nanna.
Bormio, Livigno, i laghi di Cancano: il paradiso delle mountain bike

Salita, sterrate e ghiacciai
Ci svegliamo in una radiosa giornata di sole, facciamo colazione senza fretta e poi via. Quando sei in montagna il primo problema è che si comincia subito a pedalare in salita, ma la vita è sofferenza e ne siamo consapevoli. Da Premadio raggiungiamo la strada che sale ai laghi di Cancano, la abbandoneremo poco prima di raggiungere le Torri di Fraele: così, appena partiti ci sciroppiamo 8,5 km con 650 m di dislivello. Lasciata la strada principale, asfaltata, imbocchiamo la decauville che porta ad Arnoga: è una bella strada sterrata in leggera pendenza, divertente e facile da pedalare. Ci siamo alzati parecchio di quota e il panorama è sempre più ampio: laggiù in fondo verso Valfurva l’inconfondibile piramide del Tresero, qui di fronte a noi la Cima Piazzi (si, proprio quella di ”altissima, purissima, …”) coi suoi tribolati ghiacciai.


Alpinismo e mtb: un mondo in salita
Me le ricordo bene le salite a queste cime: ramponi, piccozza, la neve che scricchiola ad ogni passo, la frontale che illumina il percorso parecchie ore prima dell’alba … vabbè, altri momenti! Oggi però siam qui per pedalare, non perdiamoci nei ricordi. Siamo veloci su questo tratto di strada, ma si sa che le cose belle duran sempre troppo poco: al primo bivio imbocchiamo la Val Vezzola e la sterrata si fa subito ripida, decisamente ripida! C’è sempre la scusa della foto bella da fare, ma dobbiamo salire e il tempo passa. Arriviamo all’alpe Vezzola, la strada diventa sentiero e la pendenza, oltre al fondo molto rovinato, ci obbligano a spingere le mtb.

Panino e Birra, finalmente!
Non ci perdiamo d’animo e in breve siam di nuovo in sella fino ad arrivare alla Bocchetta di Trela: “ Fabio che ne dici? Ci fermiamo a Malga Trela a mangiare qualcosa? Io avrei un po’ di fame, è anche l’ora giusta …” Detto fatto, in men che non si dica siamo con le gambe sotto al tavolo. Il parcheggio per le bici è pieno – al 98% sono Ebike – ma continuano ad arrivare bikers: noi ci beviamo una birra, mangiamo un panino con calma e ripartiamo.

Per adesso siamo in discesa, dobbiamo arrivare fino ai laghi di Cancano per poi risalire al Passo Alpisella. La discesa è veloce e scorrevole, ma la salita successiva ci fa desiderare un altro panino e soprattutto un’altra birra.

È primo pomeriggio, fa abbastanza caldo e pedaliamo da parecchio ormai: eccolo la il passo! Alla nostra destra le sorgenti dell’Adda, alle spalle l’Ortles coi suoi ghiacciai che scintillano al sole e di fronte a noi la Val Alpisella che in discesa ci porterà a Livigno. Qualche foto al passo va fatta: una a noi, una alle bici ma anche una alle stelle alpine che crescono in questi magri pascoli.




Iniziamo a scendere con un lungo traverso in discesa moderata, ma dopo poco la strada si fa ripida e in un amen siamo al ristoro Alpisella, alla fine della discesa sulle rive del lago di Livigno. Praticamente Livigno beach! Come sempre tanto tempo e fatica in salita e poi la discesa finisce in un attimo. Nel frattempo il cielo si è rannuvolato e minaccia pioggia, facciamo lo slalom tra la gran folla di passeggiatori e raggiungiamo Livigno dove ci aspettano con le auto per riportarci a Bormio. Non prima di esserci fatti una bella birra però!

Non c’è storia, l’Alta Rezia è uno dei paradisi per la mountain bike: l’ho già percorsa in lungo e in largo, ma ci torno ogni volta con piacere perchè è sempre bello trovarsi qui. Abbiamo appena finito questo giro e per oggi dobbiamo tornare a casa, ma avrei già in mente un paio di percorsi che vorrei ripetere. Vabbè, vedremo di organizzarci!